Biografia

Mario Bionda nasce a Torino il 25 luglio 1913.
Dal 1927 al 1933 frequenta da privatista lo studio di Felice Casorati e partecipa alle mostre di gruppo organizzate dal Maestro. Nel 1929 partecipa ad un ciclo di mostre collettive con lo studio di Casorati organizzate in alcune città italiane (Milano, Genova, Torino, Alessandria). Nel 1930, a soli 17 anni, espone un’opera (Case e neve) alla XVII Biennale di Venezia e, soltanto 5 anni dopo, nel 1935, alla sua prima Quadriennale di Roma dove sarà presente altre due volte, nel 1959 e nel 1965.
Nel 1932, dopo aver lasciato lo studio di Casorati, si sposa con Libia.

Nel 1933, dopo la nascita del figlio Giorgio, decide di trasferirsi nel Monferrato e poi, nel 1935, ad Asti dove nasce Francesco. Nel 1939 si trasferisce a Milano, ma lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e poi l’ingresso tra le fila del C.L.N. lo costringono ad allontanarsi dalla pittura.
Alla fine della guerra inizia a creare giocattoli e a produrli in una piccola fabbrica che poi, nel 1954, lascerà ai figli per potersi dedicare esclusivamente alla pittura.
A partire dal 1950 condivide con Alfredo Chighine lo studio milanese di via Mac Mahon e, poi, anche quello di Via Rossini fino al 1957. E’ proprio Chighine che, in occasione della personale alla Galleria Pater di Milano, lo presenta a Gino Ghiringhelli, della Galleria Il Milione, che decide di iniziare a lavorare con lui.

Il sodalizio con Il Milione lo porterà ad allestire molte esposizioni personali e di gruppo sia in Italia che all’estero. Dal 1957 vive con Irma da cui avrà due figli: Carlo e Marco. Nel 1958 partecipa per la seconda volta alla Biennale di Venezia. Nel 1963 si trasferisce nel “Quartiere delle Botteghe” di Sesto San Giovanni, frequentato da molti altri artisti fra cui Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Claudio Papola, Arturo Vermi, Lino Marzulli. Nel 1965 conosce Edwige, che d’ora in poi sarà la sua compagna di vita e che sposerà nel 1974. Nel 1969 si trasferisce in un grande appartamento in viale Casiraghi, sempre a Sesto.
A partire dal 1983 torna a vivere nella campagna astigiana, a Penango, dove muore pochi anni dopo nel 1985.

Mario Bionda nasce a Torino il 25 luglio 1913.
Dal 1927 al 1933 frequenta da privatista lo studio di Felice Casorati e partecipa alle mostre di gruppo organizzate dal Maestro. Nel 1929 partecipa ad un ciclo di mostre collettive con lo studio di Casorati organizzate in alcune città italiane (Milano, Genova, Torino, Alessandria). Nel 1930, a soli 17 anni, espone un’opera (Case e neve) alla XVII Biennale di Venezia e, soltanto 5 anni dopo, nel 1935, alla sua prima Quadriennale di Roma dove sarà presente altre due volte, nel 1959 e nel 1965.
Nel 1932, dopo aver lasciato lo studio di Casorati, si sposa con Libia.

Nel 1933, dopo la nascita del figlio Giorgio, decide di trasferirsi nel Monferrato e poi, nel 1935, ad Asti dove nasce Francesco. Nel 1939 si trasferisce a Milano, ma lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e poi l’ingresso tra le fila del C.L.N. lo costringono ad allontanarsi dalla pittura.
Alla fine della guerra inizia a creare giocattoli e a produrli in una piccola fabbrica che poi, nel 1954, lascerà ai figli per potersi dedicare esclusivamente alla pittura.
A partire dal 1950 condivide con Alfredo Chighine lo studio milanese di via Mac Mahon e, poi, anche quello di Via Rossini fino al 1957. E’ proprio Chighine che, in occasione della personale alla Galleria Pater di Milano, lo presenta a Gino Ghiringhelli, della Galleria Il Milione, che decide di iniziare a lavorare con lui.

Il sodalizio con Il Milione lo porterà ad allestire molte esposizioni personali e di gruppo sia in Italia che all’estero. Dal 1957 vive con Irma da cui avrà due figli: Carlo e Marco. Nel 1958 partecipa per la seconda volta alla Biennale di Venezia. Nel 1963 si trasferisce nel “Quartiere delle Botteghe” di Sesto San Giovanni, frequentato da molti altri artisti fra cui Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Claudio Papola, Arturo Vermi, Lino Marzulli. Nel 1965 conosce Edwige, che d’ora in poi sarà la sua compagna di vita e che sposerà nel 1974. Nel 1969 si trasferisce in un grande appartamento in viale Casiraghi, sempre a Sesto.
A partire dal 1983 torna a vivere nella campagna astigiana, a Penango, dove muore pochi anni dopo nel 1985.